Lo Shiatsu è una antica pratica giapponese, si basa sulla digitopressione e stimolazione dei meridiani che passano nel nostro corpo migliorando la circolazione energetica.
Questa antica tecnica, negli ultimi anni sta ricevendo numerosi consensi anche dalla medicina ufficiale.
In Italia ci sono ospedali all’avanguardia nel trattamento del paziente come soggetto sofferente e non solo come soggetto da protocollo, e questo ha portato all’introduzione dello Shiatsu tra le cure a supporto della persona.
Operatori strutturati di questa disciplina si sono offerti volontari per introdurre e integrare lo Shiatsu ai trattamenti ospedalieri ufficiali, un esempio di ottima sinergia che sta lentamente dando i suoi frutti.
Shiatsu integrazione tra medicina Orientale e Occidentale
La parola chiave di questo processo è: Integrazione.
Molto spesso cultori delle discipline alternative, come i professionisti della medicina ufficiale rimangono fermi sulle loro posizioni chiudendo le porte a una eventuale realtà collaborativa in grado di portare un benessere olistico dell’essere umano.
Fortunatamente esistono realtà che, passo dopo passo, riescono a gettare i semi per collaborazioni future capaci di portare a una vera evoluzione del sistema medico e del mondo olistico.
Lo Shiatsu, ma anche il Tuinà, si stanno integrando sempre di più alla medicina ufficiale con risultati davvero importanti e compensativi, al punto da non essere ignoranti in virtù del soggetto principale di queste attenzioni: il paziente.
Come introdurre lo Shiatsu nelle pratiche mediche?
La condizione di qualunque paziente ricoverato è molto spesso sempre simile, a prescindere dalla diagnosi:
Passa moltissimo tempo a letto, con una riduzione drastica del movimento e un crescente stato di preoccupazione emotiva.
A questo si può aggiungere l’allontanamento dalla quotidianità e l’affidarsi a terzi che, a volte, non rispettano la dignità della persona.
Introdurre una pratica olistica come lo Shiatsu, in un contesto come quello sopra descritto, può aiutare a migliorare la condizione psicofisica del paziente.
Supportando il percorso ospedaliero e consentendo al ricoverato di affrontare meglio la malattia e le cure.
Infatti come abbiamo scritto nel nostro precedente articolo sullo Shiatsu, questa disciplina ha la capacità di sciogliere le tensioni e alleviare i dolori, aiutando il soggetto ricevente a essere egli stesso, attraverso la respirazione, il fautore del suo rilassamento.
Mettere a disposizione, nelle strutture ospedaliere e non solo, degli operatori che praticano questa disciplina che attraverso la digitopressione sollecitano la circolazione venosa e linfatica, l’ossigenazione dei tessuti e delle articolazione significa prendersi cura del benessere della persona a 360°.
Lo Shiatsu, che non prevede manipolazioni brusche e stiramenti, è una modalità di contatto dolce che può contribuire ad alleviare o, in alcuni casi, a migliorare alcune difficoltà
Fornendo un servizio migliorativo e capace di arrivare nel profondo, facendo emergere la forza di volontà per stare bene e superare meglio il periodo di degenza.
All’interno di Eidos Formazione si possono apprendere percorsi dedicati alla cura del paziente in modo globale (bio-nursing) e per diventare shiatsuka