Perché mi blocco quando parlo? 3 esercizi per capirlo
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Perché mi blocco quando parlo? 3 esercizi per capirlo

 

perche mi blocco quando parlo

“Perché mi blocco quando parlo” è una domanda che sicuramente molti di noi si sono fatti, e che ha una sua logica e sensata spiegazione se ci accorgiamo di avere un blocco e di volerlo conoscere. Per fare questo possiamo fare una piccola riflessione sulla Gestione dei blocchi, personificandoli.

Qualsiasi meccanismo mentale o emotivo può essere “trattato” se lo trasformiamo in un individuo vivente (non per forza una persona) esterno a noi con il quale o la quale possiamo entrare in una relazione di negoziato.

 

3 esercizi per comprendere meglio “perché mi blocco quando parlo”

Primo Esercizio. Eliminazione del blocco o dei blocchi

Identificazione del blocco o dei blocchi: in questo caso lo abbiamo Identificato nel “Blocco della Parola” la comunicazione, il parlare di me delle mie idee e delle mie osservazioni e di tutto quello che è importante per me.

 

Secondo esercizio. Gestione del blocco o dei blocchi: Personificarli

1° Rilassatevi portando l’attenzione al respiro e al corpo sentendo l’aria che entra ed esce, seguite il suo ritmo nel flusso e mentre ispirate contate mentalmente 1 e mentre espirate contate mentalmente 2, praticate per qualche minuto fino a quando sentite un leggero abbandono nel vostro corpo mantenendone l’attenzione.

2° Concentratevi sul blocco che avete nel comunicare, nel parlare ed esporre le vostre osservazioni o idee. Ora chiedetevi: se fosse un essere vivente che aspetto avrebbe? Quale potrebbe essere il suo tono di voce? Avrebbe un odore?

3° Continuate fino a che non avrete costruito una vera e propria immagine mentale del vostro blocco. Ora disegnatelo.

4° Come ultima azione, dategli un nome appropriato alle sue caratteristiche.

Poi tornate alle vostre attività quotidiane.

 

Terzo esercizio. Gestione del blocco o dei blocchi: Liberarsene

1° Rilassatevi come nell’esercizio precedente.

2° Concentratevi sul blocco che avete identificato “blocco del verbo parlare, comunicare” e personalizzato, chiamatelo per nome, fatelo “arrivare” di fronte a voi e iniziate a “parlare – comunicare” con lui.

3° Confutate le sue argomentazioni sempre in tono pacato e calmo; i blocchi esistono perché vengono creati dal nostro bisogno di sicurezza, dalla paura del nuovo che crea una resistenza al cambiamento, sono parti di noi che hanno necessità di essere accolte e accudite con attenzione senza combatterle giudicandole negativamente.

4° Parlate con il vostro blocco chiamandolo per nome, dicendogli che lo ringraziate per i consigli che vi ha dato e che capite il motivo per cui si è manifestato a voi, e che siete ora in grado di fare ciò che lui vi vuole impedire, che è importante per voi che lui smetta di insistere perché non ce n’è motivo.

5° Quando avete finito di dialogare con il vostro blocco, lo salutate ringraziandolo e tornate alle vostre faccende quotidiane.

6° Continuate l’esercizio ogni giorno fino a che sentite che l’effetto psicologico del blocco sulla vostra vita si sarà pacificato gradualmente; vi rederete conto del lavoro attraverso un senso di maggior sicurezza e pace quando vi troverete a vivere le esperienze per le quali il blocco vi ostacolava.

7° Ancorate il senso di sicurezza attraverso un gesto simbolico di vostra scelta.

 

Approfondimenti

Capire il perché mi blocco quando parlo è solo una delle molteplici domande di cui puoi trovare la nostra personale risposta in questo blog. Per esempio, puoi approfondire il nostro articolo come valutare la Salute Emozionale attraverso un semplice test. Oppure, ultimamente ti stai chiedendo perché accadono certe cose, scoprilo leggendo il nostro post.

Continua a seguire il nostro blog e scoprirai la risposta alla domanda perché fallisco sempre o combino guai?

Infine, rimani aggiornato sulle date in programma per partecipare al nostro corso di autostima a Savignano, tra Cesena e Rimini.

 

Domande frequenti

Perché mi blocco quando mi viene fatta una domanda?

È probabile che il motivo per cui ti blocchi quanto ti viene rivolta una domanda è che si tratta di una risposta fisiologica allo stress. L’aspettativa che tu dai alla tua risposta è così alta da provocarti un forte stress. Questo blocco può avvenire per tanti motivi: perché non sei sicuro della risposta non conoscendo bene l’argomento, perché hai paura di essere giudicato o per via del fatto che ti viene chiesto di accelerare i tempi di risposta.

Se mi blocco quando parlo è per via di un trauma non superato?

Una delle risposte di difesa ad un trauma più frequente è la fuga, ma lo è anche il bloccarsi. Non appena inizi a sentirti spaventato, prova a fare 3 o 4 respiri lenti e profondi con il naso e ad espirare con la bocca.

Perché quando vedo una ragazza che mi piace mi blocco?

Se ti blocchi quando incontri una ragazza che ti piace è probabile che tu stressato e che abbia troppi pensieri in testa. A bloccarti non è lei, ma la percezione che hai di lei. Il significato che le attribuisci ti frena. Una possibile soluzione è di immaginare questa persona come una qualsiasi dei tuoi amici o un compagno di studi. Cambiando la tua percezione, probabilmente ti sentirai meglio.

Cosa posso fare se mi capita di avere un blocco durante un esame?

La cosa migliore che puoi fare è mantenere la calma. Dopo qualche bel respiro profondo rileggi parola per parola la domanda. Non provare a rispondere di nuovo, ma lasciala per dopo. È normale che l’ansia e lo stress del momento siano fattori chiave della diminuzione delle tue prestazioni cognitive. Per liberarti da quel senso di vuoto mentale a volte può essere sufficiente prenderti un po’ di tempo per poi riconcentrarti sulla domanda.

Cara Catia,
Ti scrivo inanzitutto per RINGRAZIARTI🌹❤️
È da un paio di settimane che “casualmente” ho scoperto i tuoi oracoli del mattino e mi sto guardando le dirette passate e ora seguo con interesse e presenza.
Ovviamente sono capitati proprio in questo momento dove stanno/potrebbero Avvenire cambiamenti interessanti, momento in cui mi sento ancora più consapevole della vita e la mia strada si illumina sempre di più anche se ombre, dubbi, paure e giudizi e Ego vengono sempre a galla.
Sono qui perché voglio allenarmi ad osservare, a dire si alla mia anima e a trovare l’equilibrio accogliendo gli opposti. Proprio come parli nei tuoi video. Grazie per questo che dono che stai mettendo a disposizione per noi🙏💞

Sono felice in Germania e ancora di più perché sento una connessione potente con l’Italia e con te più che mai cara maestra. Davvero tante volte e anche più volte al giorno ti ringrazio nel mio cuore per tutto ciò che ho scoperto, imparato ed evoluto attraverso i tuoi insegnamenti e le tue pratiche.

Ho praticato Reiki alla mia coinquilina ed è stata meglio. Lo pratico al cibo e in altre occasioni. Anche al lavoro con i bambini o prima di dormire.

Il messaggio di oggi dell oracolo è guardacaso proprio quello che mi serve per ciò che sto vivendo.
La mia coinquilina è tosta ed è anche lei una maestra perché attraverso di lei vengono fuori emozioni antiche ma a volte è difficile perché mi arriva quella sensazione che lei “sa tutto” della vita e anche della mia e tocca tante corde delicate. Dice di essere una delle persone più positive che ci siano ma poi spesso si lamenta perché alcune sue aspettative non corrispondono e questo mi fa lavorare sui miei sensi di colpa e su ciò che invece io sono e i miei tempi che mi occorrono per evolvere.

Forse riuscirò a maggio a lavorare nell asilo nel bosco qua. Il mio sogno. E proprio quando si sta realizzando arrivano delle paure. Ed è interessante da osservare come ogni esperienza ha semplicemente i lati ombra e i lati luce come la luna ogni notte.

Le scelte per me sono sempre ardue e sto imparando che ogni scelta apre ad altre possibilità.

Lavoro poi sull’ironia. Prendo le cose un po troppo sulserio ultimamente mentre potrei vivere con molta più leggerezza.

È così bello il sentiero della vita e ora sono tornata a Trier e vivo proprio accanto al bosco e ogni giorno sono la a camminare e/o meditare.

Ti mando tanto Amore, anche a tutti a casa e alla tua associazione e accademia.

❤️🌹Aho🙏❤️💞

– Elena S. –

Nel 2013 vengo a conoscenza dell’Associazione il Richiamo di Catia Massari, decido di partecipare a una presentazione di cerchi di donne “Luna Rossa”. Quella sera decido di partecipare all’evento, è stata la scelta migliore che potessi fare per migliorare la mia vita. Catia mi è subito entrata dentro, la sua semplicità, il suo modo di esprimersi (fatti non parole) come dice sempre, poi il modo di presentare il progetto è stato per me un varco luminoso che si apriva. Da quel momento partecipo settimanalmente agli incontri: meditazione, reiki, cerchi di donne, viaggi sciamanici e tanti altri progetti. Catia in questi anni per me è stata un’insegnante, una guida, mi ha aiutato a comprendere la mia direzione, mi ha portato a fare chiarezza e comprende tante situazioni che mi causavano, dolore sia fisico, sia emozionale. Ad oggi la sensazione più forte è quella di avere imboccato la strada giusta per me. Catia in questo è stata la lanterna al mio fianco, pronta a sostenermi e a incoraggiarmi a trovare la mia direzione, il mio compito in questa vita. Grazie Madre di esserci sempre, un abbraccio di ❤️

– Monica N. –