In questo articolo ti parliamo in sintesi del Genogramma, vediamo insieme cos’è, come si fa e a cosa serve.
“La chiave per una teoria completa dei sistemi viventi sta nella sintesi […] tra lo studio della sostanza (o struttura) e lo studio della forma (o schema). Nello studio della struttura misuriamo e pesiamo le cose. Gli schemi, però, non possono essere misurati o pesati; bisogna darne una rappresentazione grafica. Per comprendere uno schema, dobbiamo disegnare una configurazione di relazioni” (Fritjof Capra)
Cos’è il Genogramma
Partendo da questa considerazione possiamo affermare che il Genogramma è uno strumento che viene utilizzato per ipotizzare il funzionamento mentale della persona. Fu proposto verso la fine degli anni ’70 da Bowen, rappresenta un diagramma o albero genealogico dove vengono rappresentati legami, eventi, separazioni all’interno della famiglia di origine e comprende al massimo tre generazioni, rappresenta di fatto una mappa psico-emotiva che ha caratterizzato lo sviluppo dell’essere umano come individuo.
Questa rappresentazione può essere poi accompagnata dal racconto verbale della persona in relazione con i vari componenti della famiglia e le comunicazioni fra gli stessi mettendo in relazione le somiglianze o le differenze, i rituali che caratterizzano l’ambiente in cui il soggetto è cresciuto e vissuto riportandone poi le impressioni che si svilupperanno nella personalità.
Come si fa il Genogramma
Da un punto di vista pratico, nella costruzione del Genogramma è necessario considerare due elementi fondamentali:
- Le generazioni da rappresentare che hanno avuto un impatto importante nella crescita del soggetto e nella sua evoluzione, considerando le problematiche evidenziate nel presente.
- La conoscenza della propria storia familiare a seconda del personale percepito del soggetto, considerando fatti avvenuti più o meno importanti, ciò che viene preso in considerazione è come il soggetto ha vissuto determinate esperienze all’interno del nucleo familiare durante il processo di crescita.
Andiamo a vedere ora quali sono gli elementi informativi del genogramma.
- nomi, soprannomi, posizione parentale di ogni soggetto rappresentato;
- date di nascita, di morte, eventuali gravi malattie, matrimoni, separazioni, divorzi, importanti “riti di passaggio”;
- luogo di residenza e date di “spostamenti” / trasferimenti significativi;
- frequenza dei contatti tra i soggetti;
- intensità e tipo di relazione tra gli individui indicati nel genogramma;
- rotture / separazioni emotive ed affettive;
- etnia, occupazione, livello socio-economico, appartenenze religiose o di altro genere (se significative);
- caratteristiche di salute e di personalità peculiari dei soggetti rappresentati.
A cosa serve il Genogramma
Il Genogramma è quindi uno strumento molto utile all’operatore che si occupa della relazione d’aiuto perché può far luce in modo più distaccato e informativo sugli eventi che hanno caratterizzato alcuni miti familiari, legami affettivi ed emotivi degni di essere osservati, ascoltati e trasformati.
La creazione di un Genogramma è sempre un’esperienza cognitivo-affettiva, da qui il suo grande valore clinico e terapeutico.
Approfondimenti
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All’interno del nostro blog, inoltre, puoi approfondire cos’é il Campo Morfico, un campo di coscienza condiviso che contiene tutte le informazioni relative ad una determinata specie. Leggi anche il nostro articolo che parla del Solstizio d’inverno, il momento dell’anno in cui siamo più connessi con le energie della Terra.
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