Viaggio a Cocullo - La Dea Angizia e il rito dei serpari - EIDOS, corsi massaggi olistici, meditazione, Rimini Cesena
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Viaggio a Cocullo – La Dea Angizia e il rito dei serpari

Viaggio esperienziale a Cocullo con Eidos Formazione

Viaggio a Cocullo – La Dea Angizia e il rito dei serpari

Viaggio a Cocullo – La Dea Angizia e il rito dei serpari

I viaggi di EIDOS: storia, cultura, natura, escursioni, pratiche energetiche e meditative


Introduzione

Per l’ultimo fine settimana di aprile 2024 abbiamo organizzato un viaggio alla scoperta delle bellissime terre Abruzzesi e più precisamente a Cocullo, nella provincia dell’Aquila, famoso per il rito dei serpari.

Si tratta di una celebrazione folcloristica in cui si fondono le usanze pagane e la tradizione cristiana: qui, infatti, la devozione per San Domenico, protettore dal morso dei rettili, si intreccia con il rito arcaico dei “serpari”.

Faremo escursioni nell’alta valle del Sagittario, tra grotte, boschi, laghi ed eremi.

Durante le escursioni e le visite guidate faremo diverse pratiche energetiche e meditative per immergerci completamente nella storia e nella magia di quei luoghi.


ISCRIVITI

La Dea Angizia e il rito dei serpari

Dall’antica dea Angizia alla festa odierna di San Domenico a Cocullo: il rito dei serpari attraversa i secoli.

Un santo che esce dalla propria chiesa completamente avvolto di serpenti tra il crepitio degli applausi e le urla dei fedeli in massa, accalcati sotto il sole: una visione che sconvolse nei secoli, divenne persino oggetto di scandalo, eppure non spense mai la curiosità di fedeli e semplici spettatori che ogni anno, a maggio, si riversano a Cocullo per assistere a quella che sembra essere una delle ultime reliquie viventi di un mondo che non esiste più. Il passato che abbraccia il presente per raccontare la storia di una terra che vive di memoria e non rinuncia a nulla di se stessa, piuttosto assorbe e riutilizza i propri simboli, resistendo ad ogni tentativo esterno di costrizione, persino di censura.

Sappiamo dagli storici romani, come Plinio il Vecchio, e dai grandi letterati, come Virgilio stesso, che l’area appenninica popolata dagli antichi Marsi era interessata dal culto della dea Angizia, esperta di arti occulte come le sue mitiche sorelle, Circe e Medea, guaritrice abile e incantatrice di serpenti. Per venerarla, il popolo cui lei stessa, si dice, avrebbe trasmesso le capacità di cui andava fiera, ne portava in processione la statua e con essa le serpi catturate nella zona.

Questa sorta di processione propiziatoria si consumava a primavera inoltrata, perchè la dea dei Marsi era anche una divinità legata ai culti della fertilità e per questo veniva celebrata nella stagione della rinascita della natura, dopo la lunga notte invernale. I serpenti poi, di cui lei si diceva conoscitrice prima, in grado non solo di renderli mansueti, ma anche e soprattutto di renderne innocui morso e veleno, venivano uccisi al termine della processione, esattamente come avveniva, ma fortunatamente non avviene più, per la festa del Santo oggi, a Cocullo.

I punti di contatto tra le due liturgie sono moltissimi e appare evidente come l’antico si riversi oggi nel nuovo culto di San Domenico, odierno volto del culto pagano della dea dei Marsi. A chi abbia nel tempo voluto obiettare che Cocullo fosse troppo lontano dal cuore del culto di Angizia, venerata prevalentemente sulle rive del lago del Fucino, va ricordato che la zona è comunque stata interessata da un’altra figura mitica, ugualmente vicina alla simbologia del serpente: il divino Ercole.

Figlio di Giove e di una delle sue più famose fughe amorose, quella con la splendida Alcmena, rischiò la vita appena nato quando Giunone, feroce di gelosia, tentò di ucciderlo nascondendo nella sua culla due enormi serpenti velenosi. Leggenda vuole però che il bambino, incredibilmente, riuscisse ad ucciderli entrambi, soffocandoli con la sola stretta dei pugni, alzandosi in piedi dal piccolo giaciglio. Di statue dell’eroe, possiamo starne certi, è disseminata l’intera marsica, Cocullo compreso, la cui area, per la verità, risulta piuttosto periferica rispetto al resto della zona.

Compresi i perchè di questa bizzarra tradizione, non ci rimane che ammirare l’abile capacità di quei serpari, giovani o vecchi, donne o uomini che siano, che trascorrono le settimane prima del giorno della festa raccogliendo i propri esemplari di serpenti locali, il Cervone, il Biacco, la Biscia dal Collare, del tutto innocui per l’uomo, per custodirli, offrirgli cibo e prepararli alla festa che ora trova la sua data fissa il primo di ogni maggio.

Per tutta la giornata i serpenti, in compagnia dei propri serpari, si offrono volentieri al pubblico curioso, che cerca un contatto ravvicinato unico nel suo genere. Durante la processione, poi, accompagnano il Santo per le vie del paese, quasi conoscessero, a loro modo, ruolo e modalità. A fine giornata ogni serparo riprende i serpenti, riconoscendo i propri esemplari da segni di smalto impercettibili sulla loro pelle, per riportarli esattamente dove li avevano trovati, in natura. La festa così si chiude ogni anno a notte inoltrata, con fiumi di curiosi che lasciano il piccolo borgo che, per un giorno soltanto, sembra far rivivere, come una magica porta temporale, quella che per secoli è stata una delle più antiche tradizioni misteriche del nostro paese.


Cosa vedremo nei dintorni

Il Parco Lucus Angitiae è il ponte naturalistico tra il Parco Nazionale dell’Abruzzo, la Riserva naturale del monte Salviano, il Parco dei Monti Simbruini e il Parco regionale Sirente-Velino. A renderlo particolare, tuttavia, non sono solo la felice posizione geografica e le sue bellezze naturali e paesaggistiche: in questo luogo, considerato sacro e magico sin dall’antichità, coesistono, infatti, natura, storia e mitologia. Il Parco è ricco di monumenti, opere d’arte e resti archeologici dall’età del Bronzo fino al Medioevo e al Rinascimento.

Il toponimo Grotta d’Orlando prenderebbe origine dai miti popolari sui cavalieri di Carlo Magno. Secondo altre interpretazioni il nome attuale sarebbe una corruzione di “Grotta urlante”, nome che a sua volta deriverebbe da suoni simili ad ululati prodotti dalla circolazione del vento nella cavità. La grotta è visitabile e lo spazio antistante è attrezzato con segnaletica ed un piccolo spazio di sosta. La tradizione popolare luchese lega questa grotta a favolosi “tesori” che qui sarebbero stati nascosti dai briganti. All’interno della caverna è conservato un antico abbeveratoio realizzato con un tronco di legno scavato, che raccoglie acqua di stillicidio. La grotta, molto probabilmente, fa parte del più ampio Sistema dei Centopozzi.

Sulle rive del lago del Fucino sorgeva un’antica città chiamata Angizia (Anxa). Era situata dove ora sorge il cimitero e le sue rovine sono visibili da tanti luoghi. La citta, preromanica, era abitata dai marsi, e i suoi abitati si opposero con forza alla dominazione e alla conquista dei romani. Molti reperti venuti alla luce casualmente o durante lavori pubblici e privati danno testimonianza dell’importanza del sito archeologico. I suddetti reperti, statue, sculture a bassorilievo, monete ecc. sono ora custoditi presso il museo storico di Chieti.

Il nome Angizia deriva dalla Dea che gli abitanti adoravano, Angizia appunto, in onore della quale era stato edificato un tempio di cui si conosce con esattezza l’ubicazione. La Dea era sorella della più famosa Maga Circe e di Medusa, dea dalla testa ricoperta di serpenti, che pietrificava gli uomini con il solo sguardo.

Angizia (in latino Angitia o Angita, da anguis, serpente; in peligno Anaceta) era una divinità adorata dai Marsi, dai Peligni e da altri popoli osco-umbri, associata al culto dei serpenti. Poiché i serpenti erano spesso collegati alle arti curative, Angizia era probabilmente una Dea della guarigione. I Marsi, che la consideravano più una maga che una dea, dovevano a lei la conoscenza dell’uso delle erbe curative, specie quelle contro i morsi di serpente. Le venivano attribuiti altri poteri, come quello di uccidere i serpenti stessi col solo tocco.

Scarica il programma

 

Le escursioni verranno guidate da un Accompagnatore di Media Montagna e Maestro di Escursionismo, iscritto al Collegio Regionale delle Guide Alpine Abruzzo e International Mountain Leader UILMA che, oltre a portarvi nel punto prestabilito con la massima professionalità ed esperienza, vi darà informazioni utili, illustrando flora, fauna e geologia del territorio, senza tralasciare le tradizioni, le leggende e la cultura.
La guida si riserva il diritto di modificare programma e itinerari, in base a valutazioni personali per la sicurezza del gruppo e in base alle condizioni meteo.

Materiale ed Equipaggiamento:
Il modo migliore per tenere sempre sotto controllo la propria temperatura corporea è probabilmente quello di vestirsi a strati: uno strato primario per regolare la traspirazione, uno strato intermedio capace di mantenere la temperatura corporea costante ed uno strato superiore per proteggersi dagli agenti esterni
Zaino da montagna, scarpe da trekking, bastoncini telescopici (consigliati), pile o maglione, cappello, guanti, giacca a vento impermeabile, pantaloni comodi, maglietta di ricambio, medicinali personali, borraccia per l’acqua (1,5 lt), sali minerali, frutta secca, pranzo al sacco.

Le pratiche meditative e sciamaniche saranno guidate da Catia Massari formatrice, ricercatrice, studiosa, operatrice olistica, counselor e apprendista.


ISCRIVITI

• Date: 27-28-29-30 Aprile e 1° Maggio 2024
Arrivo 27 aprile e partenza il 1° maggio dopo il rito dei Serpari

• Docenti: Catia Massari

• Costo della sola esperienza: € 390

👉 Il costo comprende:
escursioni, pratiche olistiche e sciamaniche da fare in natura, meditazione, bagno di foresta, viaggio sciamanico con il tamburo alla scoperta dello spirito della Dea Angizia e dei Marsi, esperienza con un “serparo”, guida al sito archeologico della Dea Angiza e del bosco.
👉 Tutto il resto è a carico partecipante:
Pernottamento in struttura scelta dal partecipante, pasti, viaggio e tutto ciò che concerne la propria persona.

– È necessario dare un acconto del 30% che non verrà restituito in caso di disdetta da parte del partecipante
– Per informazioni su eventuali sconti e su pagamenti personalizzati contatta la segreteria all’indirizzo email segreteria@eidosformazione.it

– Il ritrovo sarà a Villalago (AQ) Abruzzo
Consigliamo alcune strutture presenti in zona da contattare a carico dei partecipanti:
– B&B La Locanda del Lago Lucciola tel. 0864 740109 / cell. 392 618 6902 / cell. 392 637 6868
– B&B I Laghetti cell. 331 417 4975
– B&B La Tana dell’Orso cell. 338 872 8067
– B&B L’Antico Borgo cell. 320 316 9756


Per partecipare

    Come iscriversi

    🔸 Per iscriverti al viaggio scrivici su WhatsApp o su Telegram oppure compila il modulo qui sotto e versa un acconto del 30% per confermare l'iscrizione:

    oppure

    Vai al modulo

    🔸 L'acconto non verrà restituito in caso di disdetta da parte del partecipante.
    Verrà restituito solo in caso di annullamento del corso da parte della direzione.

    🔸 Puoi versare l'acconto con bonifico bancario intestato a:
    Massari Catia - IBAN   IT52 A088 5268 0510 2201 0279 324 - BIC CCRTIT2TRMB
    oppure con ricarica Poste Pay 5333 1712 2179 2209
    Dovrai poi inviare copia della ricevuta del versamento, assieme ai dati anagrafici, all'indirizzo email segreteria@eidosformazione.it

    🔸 Al raggiungimento del numero minimo di partecipanti ti contatteremo per confermarti lo svolgimento del corso e da quel momento potrai effettuare il saldo.


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    Cara Catia,
    Ti scrivo inanzitutto per RINGRAZIARTI🌹❤️
    È da un paio di settimane che “casualmente” ho scoperto i tuoi oracoli del mattino e mi sto guardando le dirette passate e ora seguo con interesse e presenza.
    Ovviamente sono capitati proprio in questo momento dove stanno/potrebbero Avvenire cambiamenti interessanti, momento in cui mi sento ancora più consapevole della vita e la mia strada si illumina sempre di più anche se ombre, dubbi, paure e giudizi e Ego vengono sempre a galla.
    Sono qui perché voglio allenarmi ad osservare, a dire si alla mia anima e a trovare l’equilibrio accogliendo gli opposti. Proprio come parli nei tuoi video. Grazie per questo che dono che stai mettendo a disposizione per noi🙏💞

    Sono felice in Germania e ancora di più perché sento una connessione potente con l’Italia e con te più che mai cara maestra. Davvero tante volte e anche più volte al giorno ti ringrazio nel mio cuore per tutto ciò che ho scoperto, imparato ed evoluto attraverso i tuoi insegnamenti e le tue pratiche.

    Ho praticato Reiki alla mia coinquilina ed è stata meglio. Lo pratico al cibo e in altre occasioni. Anche al lavoro con i bambini o prima di dormire.

    Il messaggio di oggi dell oracolo è guardacaso proprio quello che mi serve per ciò che sto vivendo.
    La mia coinquilina è tosta ed è anche lei una maestra perché attraverso di lei vengono fuori emozioni antiche ma a volte è difficile perché mi arriva quella sensazione che lei “sa tutto” della vita e anche della mia e tocca tante corde delicate. Dice di essere una delle persone più positive che ci siano ma poi spesso si lamenta perché alcune sue aspettative non corrispondono e questo mi fa lavorare sui miei sensi di colpa e su ciò che invece io sono e i miei tempi che mi occorrono per evolvere.

    Forse riuscirò a maggio a lavorare nell asilo nel bosco qua. Il mio sogno. E proprio quando si sta realizzando arrivano delle paure. Ed è interessante da osservare come ogni esperienza ha semplicemente i lati ombra e i lati luce come la luna ogni notte.

    Le scelte per me sono sempre ardue e sto imparando che ogni scelta apre ad altre possibilità.

    Lavoro poi sull’ironia. Prendo le cose un po troppo sulserio ultimamente mentre potrei vivere con molta più leggerezza.

    È così bello il sentiero della vita e ora sono tornata a Trier e vivo proprio accanto al bosco e ogni giorno sono la a camminare e/o meditare.

    Ti mando tanto Amore, anche a tutti a casa e alla tua associazione e accademia.

    ❤️🌹Aho🙏❤️💞

    – Elena S. –

    Nel 2013 vengo a conoscenza dell’Associazione il Richiamo di Catia Massari, decido di partecipare a una presentazione di cerchi di donne “Luna Rossa”. Quella sera decido di partecipare all’evento, è stata la scelta migliore che potessi fare per migliorare la mia vita. Catia mi è subito entrata dentro, la sua semplicità, il suo modo di esprimersi (fatti non parole) come dice sempre, poi il modo di presentare il progetto è stato per me un varco luminoso che si apriva. Da quel momento partecipo settimanalmente agli incontri: meditazione, reiki, cerchi di donne, viaggi sciamanici e tanti altri progetti. Catia in questi anni per me è stata un’insegnante, una guida, mi ha aiutato a comprendere la mia direzione, mi ha portato a fare chiarezza e comprende tante situazioni che mi causavano, dolore sia fisico, sia emozionale. Ad oggi la sensazione più forte è quella di avere imboccato la strada giusta per me. Catia in questo è stata la lanterna al mio fianco, pronta a sostenermi e a incoraggiarmi a trovare la mia direzione, il mio compito in questa vita. Grazie Madre di esserci sempre, un abbraccio di ❤️

    – Monica N. –