• Date: Venerdì 1 Agosto 2025 dalle 21:00 alle 23:00
• Orari: dalle 21:00 alle 23:00
• Dove: in presenza presso via L. Settembrini 30/A, Savignano sul Rubicone (FC)
• Docente: Catia Massari Facilitatrice del Femminino Sacro
• Quota di partecipazione: € 30
– Le iscrizioni devono pervenire necessariamente entro le ore 12:00 del giorno prima
– Eventuali disdette da parte del partecipante vanno comunicate almeno 24 ore prima dell’incontro. In caso contrario la quota di iscrizione non verrà restituita
Lughnasadh è il momento del raccolto del grano, il massimo calore e splendore della stagione luminosa. Per gli antichi il grano era vita, rappresentava la speranza e l’abbondanza. Tutte le culture celebrano la nascita e la morte del grano con miti, all’inizio rappresentanti due Dee femminili, madre e figlia, poi con gli dei maschili a prendere il loro posto.
Siamo ormai giunti nel cuore rovente dell’estate e le piante sono pronte a donare i loro primi frutti. È arrivato il tempo di Lughnasadh, la festa del raccolto celtico!
Si trattava di una festività pagana molto importante per le tribù celtiche di stampo gaelico. Secondo la Ruota dell’Anno, il calendario celtico, corrispondeva a una delle celebrazioni principali legate al ciclo naturale e alla vita rurale.
Nel neopaganesimo e nella cultura wicca, Lughnasadh esiste ancora ed è diventato parte degli otto sabbat che scandiscono l’anno. Lughnasadh era il primo dei tre grandi raccolti dell’anno, seguito da Mabon e Samhain, il quale segnava la fine dell’anno e l’inizio dell’inverno. Il termine Lughnasadh deriva dalle parole gaeliche “násadh”, assemblea o commemorazione, e Lugh, il nome del dio del Sole celtico, e può essere tradotto come “la festa di Lugh”.
Lughnasadh (chiamata anche Lammas dai sassoni) cade il 1° agosto e segnava l’inizio della stagione dei raccolti. Tutti i riti di Lughnasad miravano ad assicurare una stagione di frutti generosi, in quanto un raccolto abbondante assicurava la sopravvivenza della tribù durante i freddi e sterili mesi invernali. Si praticava anche la raccolta dei mirtilli a scopo divinatorio: se i mirtilli erano abbondanti, si riteneva che il raccolto sarebbe stato più che sufficiente.
All’alba della vigilia di Lughnasad si costruivano piccole capanne coperte di fiori, possibimente vicino a corsi d’acqua, dove gli innamorati dormivano insieme la notte del 31 Luglio. A Lughnasadh si onoravano Lug, Dio associato sia con il Sole che con la fertilità agricola, e Arianrhod, Dea delle Luna e dell’Aurora. In loro onore si tenevano gare di destrezza sportiva.
I matrimoni si svolgevano proprio in questa data, sia permanenti che temporanei (di un anno e un giorno). Veniva preparato un grande banchetto con carne, pane, cipolle e veniva addobbato tutto con spighe di grano e trecce d’aglio e cipolle. Il luogo maggiormente utilizzato in Irlanda era Teltown (dal nome della dea Tailtiu).
Il nome nozze di Lugh si riferisce proprio al matrimonio sacro del Re con la Dea Terra. Ogni anno avevano luogo le nozze di sovranità. Secondo James Frazer, in questa festa il re sacro veniva ucciso e ne prendeva il posto il re giovane. Lugh moriva per dare il posto ad un nuovo dio Lugh, giovane. Così il grano sarebbe morto, tagliato di lì a poco, per lasciare il posto ad una nuova semina.
Questa è quindi una festa con due anime legate, da una parte la fertilità, l’amore, l’abbondanza, dall’altra la morte, l’arrivo della stagione fredda.
Questo momento di grande abbondanza era molto sentito dalla comunità che si riuniva e festeggiava la mietitura del primo grano e la raccolta dei frutti di stagione, come mele e pere. Aveva inizio il primo agosto e consisteva in sontuosi banchetti collettivi, raduni e tornei che duravano per diverse settimane. Era anche un’occasione per celebrare i matrimoni.
Inoltre, secondo la tradizione celtica era usanza svolgere tutte queste attività sui colli e sulle montagne, il più possibile vicino al dio Sole. Si raccoglievano mirtilli selvatici, si svolgevano danze rituali intorno al fuoco purificatore e si addobbavano i pozzi sacri con corone di fiori. Durante l’evento, capitava anche che un giovane del villaggio interpretasse il dio Lugh per assistere alla mietitura e si portava su un colle una testa scolpita nella pietra con le fattezze della divinità.
Lughnasadh è conosciuto anche col nome inglese di Lammas, dai termini inglese “loaf-mass”, ossia “festa dei pani”, che mette in luce la tradizione di ringraziare il primo grano facendo del pane e offrendolo al dio Lugh.
Come altre festività pagane che abbiamo osservato (ad esempio la Notte di San Giovanni), Lughnasadh non si è affatto estinta, ma si è solo trasformata, soprattutto a causa della cristianizzazione. In Gran Bretagna in questo periodo hanno luogo molte sagre di paese o fiere rurali. Ad esempio, in Irlanda l’ultima domenica di luglio si tiene il pellegrinaggio Reek Sunday in onore di San Patrizio sul Croagh Patrick, una montagna sacra a Mayo, contea situata nell’Irlanda occidentale. Oppure per il Lammas Day, i paesi anglosassoni portano il pane fatto in casa a benedire in chiesa. O ancora, neopagani e wiccan hanno ereditato a piene mani le usanze di Lughnasadh e le praticano dal 31 luglio al 2 agosto.
• Preparazione dell’Altare di Lughnasadh
• Creazione della Bambola di paglia
• Pane di Lammas
• Rituale dedicato al Dio e alla Dea
• Abiti o gonne di colore: giallo, oro, arancione (rappresentazione del sole).
• Scialle da Cerimonia
• Sciarpa Rossa da Cerimonia
• Due coppette
• Candela gialla
• Una candelina Tea light
• Spighe di Grano o Orzo (simbolo: il raccolto)
• Una pagnotta di pane, mele e mirtilli (l’offerta di primizie)
• Cristalli: agata, ambra (luce), peridoto ( attrae le energie)
• Materiale per costruire la bambola di paglia: spighe di grano o paglia o foglie di mais, filo di cotone oppure dello spago, nastro di raso, forbici.
• Un mazzolino di fiori di stagione come l’ulmaria o la lavanda (fertilità), girasoli.
Cara Catia,
Ti scrivo inanzitutto per RINGRAZIARTI🌹❤️
È da un paio di settimane che “casualmente” ho scoperto i tuoi oracoli del mattino e mi sto guardando le dirette passate e ora seguo con interesse e presenza.
Ovviamente sono capitati proprio in questo momento dove stanno/potrebbero Avvenire cambiamenti interessanti, momento in cui mi sento ancora più consapevole della vita e la mia strada si illumina sempre di più anche se ombre, dubbi, paure e giudizi e Ego vengono sempre a galla.
Sono qui perché voglio allenarmi ad osservare, a dire si alla mia anima e a trovare l’equilibrio accogliendo gli opposti. Proprio come parli nei tuoi video. Grazie per questo che dono che stai mettendo a disposizione per noi🙏💞
Sono felice in Germania e ancora di più perché sento una connessione potente con l’Italia e con te più che mai cara maestra. Davvero tante volte e anche più volte al giorno ti ringrazio nel mio cuore per tutto ciò che ho scoperto, imparato ed evoluto attraverso i tuoi insegnamenti e le tue pratiche.
Ho praticato Reiki alla mia coinquilina ed è stata meglio. Lo pratico al cibo e in altre occasioni. Anche al lavoro con i bambini o prima di dormire.
Il messaggio di oggi dell oracolo è guardacaso proprio quello che mi serve per ciò che sto vivendo.
La mia coinquilina è tosta ed è anche lei una maestra perché attraverso di lei vengono fuori emozioni antiche ma a volte è difficile perché mi arriva quella sensazione che lei “sa tutto” della vita e anche della mia e tocca tante corde delicate. Dice di essere una delle persone più positive che ci siano ma poi spesso si lamenta perché alcune sue aspettative non corrispondono e questo mi fa lavorare sui miei sensi di colpa e su ciò che invece io sono e i miei tempi che mi occorrono per evolvere.
Forse riuscirò a maggio a lavorare nell asilo nel bosco qua. Il mio sogno. E proprio quando si sta realizzando arrivano delle paure. Ed è interessante da osservare come ogni esperienza ha semplicemente i lati ombra e i lati luce come la luna ogni notte.
Le scelte per me sono sempre ardue e sto imparando che ogni scelta apre ad altre possibilità.
Lavoro poi sull’ironia. Prendo le cose un po troppo sulserio ultimamente mentre potrei vivere con molta più leggerezza.
È così bello il sentiero della vita e ora sono tornata a Trier e vivo proprio accanto al bosco e ogni giorno sono la a camminare e/o meditare.
Ti mando tanto Amore, anche a tutti a casa e alla tua associazione e accademia.
❤️🌹Aho🙏❤️💞
– Elena S. –
Nel 2013 vengo a conoscenza dell’Associazione il Richiamo di Catia Massari, decido di partecipare a una presentazione di cerchi di donne “Luna Rossa”. Quella sera decido di partecipare all’evento, è stata la scelta migliore che potessi fare per migliorare la mia vita. Catia mi è subito entrata dentro, la sua semplicità, il suo modo di esprimersi (fatti non parole) come dice sempre, poi il modo di presentare il progetto è stato per me un varco luminoso che si apriva. Da quel momento partecipo settimanalmente agli incontri: meditazione, reiki, cerchi di donne, viaggi sciamanici e tanti altri progetti. Catia in questi anni per me è stata un’insegnante, una guida, mi ha aiutato a comprendere la mia direzione, mi ha portato a fare chiarezza e comprende tante situazioni che mi causavano, dolore sia fisico, sia emozionale. Ad oggi la sensazione più forte è quella di avere imboccato la strada giusta per me. Catia in questo è stata la lanterna al mio fianco, pronta a sostenermi e a incoraggiarmi a trovare la mia direzione, il mio compito in questa vita. Grazie Madre di esserci sempre, un abbraccio di ❤️
– Monica N. –