Come vincere la paura di comprendere sé stessi di solito è poco consapevole. Prima di tutto viene la paura di scoprire che in fondo ci giudichiamo delle cattive persone. Partiamo già con un giudizio poco favorevole nei nostri confronti anche quando ci giudichiamo delle star.
Conoscere sé stessi è faticoso e, in alcuni casi, un po’ doloroso. Ma solamente così possiamo prendere in mano le redini della nostra vita e scoprire come vincere la paura.
«Scopri chi sei e non avere paura di esserlo», Mahatma Gandhi.
Il bisogno di trasformarsi può nascondersi in un momento di crisi, in un momento dove la nostra zona di confort viene messa sottosopra da un evento che ci fa sentire paralizzati. La paura paralizza ogni nostra azione e ci impedisce di andare oltre nella storia. Ecco che qualcosa accade e rompe quell’illusorio equilibrio, in quel momento è necessario guardare dentro di sé invece di gettarsi su altre attività o fermandosi per ascoltare consigli amici, oppure imitandone le scelte.
È necessario prendersi per mano, iniziando una profonda amicizia con sé stessi, dandosi il tempo per approfondire la conoscenza della propria essenza, del proprio” centro di gravità permanente”. Così si inizia una operazione piuttosto impegnativa e a volte dolorosa che spinge a prendere in mano le redini della nostra vita e imboccare sani percorsi evolutivi. Conoscere sé stessi è alla base di ogni esperienza umana. Questa è la frase sopra l’entrata del tempio di Delfi, dove in tanti si dirigevano per riceve un responso dalla Pizia. La quale canalizzava un messaggio del Dio Apollo per il richiedente che si era messo in cammino proprio per conoscersi e conoscere il piano divino preposto per lui.
«Conoscere la propria oscurità è il metodo migliore per affrontare le tenebre degli altri», Carl Gustav Jung.
Vincere la paura di comprendere sé stessi vuole dire anche essere in grado di porsi le domande giuste quando qualcosa va storto
Secondo la psicologa e scrittrice Tasha Eurich del libro “Insight”, quando qualcosa va per il verso sbagliato, la maggior parte delle persone si pone la domanda sbagliata. “Perché”, mentre la domanda che aiuta a fare un passo in avanti è: “che cosa?”.
Per esempio: “perché non riesco ad essere felice nella relazione?”. Potremmo chiederci “cosa posso fare per esserlo?”. In questo modo potremmo dare più spazio alle nostre capacità imparando a conoscerle e scoprire altri elementi validi utili all’esperienza.
In questo modo potremmo imparare come vincere la paura di conoscere sé stessi e trovandone dei benefici reali e non fittizi.
Alcuni esempi potrebbero essere questi:
- sapere con più certezza cosa vogliamo
- avere maggiore potere decisionale
- migliorare la qualità delle nostre relazioni sociali e personali
- essere in grado di individuare con più facilità le cause del nostro malessere
- migliorare la nostra autostima
- avere la possibilità di essere più creativi
«Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura. Se conosci te stesso ma non il nemico, le tue probabilità di vincere e perdere sono uguali. Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia», Sun Tzu.
Approfondimenti
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