Come trovare coraggio e l’equilibrio tra certezze interiori ed esteriori
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Come trovare coraggio e l’equilibrio tra le certezze interiori ed esteriori

Come trovare coraggio e l’equilibrio tra le certezze interiori ed esteriori

Come trovare coraggio e l’equilibrio tra le certezze interiori ed esteriori è una domanda “da un milione di dollari” a cui è difficile rispondere velocemente. Siamo continuamente alla ricerca di un equilibrio che ha necessità anche di un leggero disequilibrio. Perché vi chiederete?

Semplicemente perché tutti noi rispondiamo alla Legge degli Opposti che ci insegna la polarità. Se dico bello ecco che ho creato anche il suo opposto, cioè brutto e se dico alto ho creato basso, largo e stretto e così via.

Ora come rimanere in equilibrio fra questi nostri punti di vista diventa piuttosto impegnativo. È necessario andare a guardare nei cassetti dove abbiamo nascosto le nostre certezze interiori e capire come queste si sono poi proiettate fuori, diventando esteriori.

Facciamo però un passo indietro e andiamo a guardare in quale momento della vita abbiamo creato queste certezze interiori e come si sono mosse verso l’esteriore.

 

Un semplice ma profondo racconto che ci può aiutare a capire come trovare coraggio e dare il giusto peso alle certezze interiori

C’era una volta un bambino di nome Luca a cui piaceva moltissimo disegnare. Aveva tanti colori e con quelli creava un mondo meraviglioso fatto di esseri con le ali, esseri vestiti di foglie e altri che erano trasparenti come nuvole. Più ne disegnava e più ne arrivavano perché venivano invitati dagli altri, i quali avevano trovato nell’album da disegno di Luca la loro Casa. Quando si trovavano tutti insieme era una vera festa e Luca assegnava loro nomi bellissimi. Raccontava i suoi sogni e ciò che vedeva quando andava a passeggiare nei boschi oppure in collina e a spasso per le vie della città. Avevano costruito una bellissima Cerchia dove tutti erano invitati e potevano raccontar le loro storie, fare domande e condividere esperienze.

Luca aveva la certezza che ogni personaggio portava a lui doni inimmaginabili, possibilità meravigliose di esperienze importanti e utili alla sua missione qui sul pianeta Terra. La certezza era che lui fosse un Creatore e che potesse creare il mondo che più gli era congeniale. Luca viveva nel suo mondo interiore trovando conferma in tutto ciò che incontrava nel mondo esteriore. Sapeva con certezza che c’era un Creatore come lui il quale aveva creato un mondo pieno di creature e personaggi che si alimentavano a vicenda, raccontandosi esperienze e viaggi pieni di entusiasmo. C’era chi aveva creato l’aereo e chi il treno, chi aveva ideato il cinematografo e chi la lavatrice. Insomma ovunque si girasse era pieno di esseri creatori, era un vero spasso.

 

La pressione dal mondo esterno

Ma un giorno si trovo di fronte a una novità. Le persone che vivevano con lui, i suoi genitori, cominciarono a chiedergli perché continuasse a vivere in quel mondo assurdo e irreale portandogli ad esempio la “realtà” della vita che tutto era tranne che creativa. Cominciarono a preoccuparsi, così gli dicevano che questa sua modalità che aveva creato, gli avrebbe portato solo problemi economici. Per questo motivo avrebbe dovuto mettere da parte queste fantasie e cominciare a occuparsi di cose più serie. Studiare, farsi una posizione, trovarsi un lavoro, farsi una famiglia e pensare alle cose veramente importanti della vita.

La pressione dei genitori veniva poi accresciuta dalle relazioni con le tante persone che incontrava. Queste confermavano le parole dei suoi genitori e sembravano far svanire quelle certezze che Luca sentiva assolutamente certe dentro di sé. E fu così che piano piano cominciò a riporre nei cassetti i suoi disegni, i personaggi. Questi se ne andarono visto che il clima di festa e di condivisione si era raffreddato e nessuno rimaneva più di qualche minuto, fino a quando i cassetti furono riempiti dai tanti disegni e lasciati lì, senza che nessuno più li Animasse.

 

I primi sentori di malessere

Passarono gli anni e Luca diventò un affermato avvocato, dedito al lavoro un vero principe del foro. Difendeva persone che avevano a volte ragione e a volte torto e dentro di lui le certezze rimanevano abbandonate nei tanti cassetti ormai in ombra.

A volte si sentiva esausto, come se qualcosa dentro di lui non corrispondesse a ciò che vedeva fuori. Aveva imparato bene la lezione e aveva nascosto in profondità ciò che era stata giudicata con il nome di “fantasia”. Piano piano alcuni messaggi del corpo cominciarono a giungere inaspettati, faticava a stare seduto a causa di un importante mal di schiena e si era accorto di alcuni tic che erano diventati cronici. La tensione che a volte viveva nelle aule del tribunale era veramente tanta e molte volte faticava a riposare bene durante la notte.

 

L’importanza di fermarsi, trovare il coraggio di guardare dentro di sé e riscoprire il valore delle proprie certezze interiori

Ciò che stava accadendo era piuttosto allarmante e dovette fermarsi per fare il quadro della situazione. Si sentiva in disequilibrio, qualcosa dentro di lui si stava ribellando e non riusciva a capire che cosa fosse. Era difficile ammettere che le tante certezze esteriori stavano piano piano cadendo come mattoni instabili di una costruzione mentale avvenuta tanto tempo fa. Era importante trovare il coraggio per guardare se quelle certezze erano effettivamente certe o se necessitavano di una verifica. E fu così che Luca portando l’attenzione a Sé si chiese se era questa la modalità con cui voleva portare avanti la sua vita. Portando l’attenzione dentro sé stesso trovò il coraggio di andare a riaprire quei cassetti che aveva chiuso tanto tempo fa, credendo a chi, sicuramente in buona fede, gli aveva passato un’informazione che nel suo caso era risultata errata.

 

Morale

Solo portando l’attenzione dentro noi stessi e fidandoci di ciò che sentiamo possiamo trovare il coraggio di essere in equilibrio fra le nostre certezze interiori e le certezze esteriori perché ciò che creiamo fuori è certo che è già stato creato dentro. Noi Co- Creatori con l’Universo.

 

Approfondimenti

Come trovare coraggio e l’equilibrio tra le certezze interiori ed esteriori è uno degli argomenti su cui amiamo confrontarci su questo blog, ma anche all’interno della nostra accademia.

Il nostro obiettivo, infatti, è quello di accompagnare le persone in un percorso di formazione professionale e non.

Oltre al corso di riflessologia plantare tra Cesena e Rimini, infatti, abbiamo in calendario il corso riconosciuto con qualifica per diventare operatore Shiatsu professionista.

Per quanto riguarda i corsi brevi, invece, vi possiamo suggerire il corso di Attivazione Micromassaggio Energetico Naturale in cui trattiamo argomenti come quello a cui abbiamo dato risposta in questo articolo.

Infine, all’interno di questo blog puoi trovare anche altri spunti di approfondimento, come l’articolo per riequilibrare l’energia vitale con il Micromassaggio oppure scopri cos’é, come si fa e a cosa serve il Genogramma.

Cara Catia,
Ti scrivo inanzitutto per RINGRAZIARTI🌹❤️
È da un paio di settimane che “casualmente” ho scoperto i tuoi oracoli del mattino e mi sto guardando le dirette passate e ora seguo con interesse e presenza.
Ovviamente sono capitati proprio in questo momento dove stanno/potrebbero Avvenire cambiamenti interessanti, momento in cui mi sento ancora più consapevole della vita e la mia strada si illumina sempre di più anche se ombre, dubbi, paure e giudizi e Ego vengono sempre a galla.
Sono qui perché voglio allenarmi ad osservare, a dire si alla mia anima e a trovare l’equilibrio accogliendo gli opposti. Proprio come parli nei tuoi video. Grazie per questo che dono che stai mettendo a disposizione per noi🙏💞

Sono felice in Germania e ancora di più perché sento una connessione potente con l’Italia e con te più che mai cara maestra. Davvero tante volte e anche più volte al giorno ti ringrazio nel mio cuore per tutto ciò che ho scoperto, imparato ed evoluto attraverso i tuoi insegnamenti e le tue pratiche.

Ho praticato Reiki alla mia coinquilina ed è stata meglio. Lo pratico al cibo e in altre occasioni. Anche al lavoro con i bambini o prima di dormire.

Il messaggio di oggi dell oracolo è guardacaso proprio quello che mi serve per ciò che sto vivendo.
La mia coinquilina è tosta ed è anche lei una maestra perché attraverso di lei vengono fuori emozioni antiche ma a volte è difficile perché mi arriva quella sensazione che lei “sa tutto” della vita e anche della mia e tocca tante corde delicate. Dice di essere una delle persone più positive che ci siano ma poi spesso si lamenta perché alcune sue aspettative non corrispondono e questo mi fa lavorare sui miei sensi di colpa e su ciò che invece io sono e i miei tempi che mi occorrono per evolvere.

Forse riuscirò a maggio a lavorare nell asilo nel bosco qua. Il mio sogno. E proprio quando si sta realizzando arrivano delle paure. Ed è interessante da osservare come ogni esperienza ha semplicemente i lati ombra e i lati luce come la luna ogni notte.

Le scelte per me sono sempre ardue e sto imparando che ogni scelta apre ad altre possibilità.

Lavoro poi sull’ironia. Prendo le cose un po troppo sulserio ultimamente mentre potrei vivere con molta più leggerezza.

È così bello il sentiero della vita e ora sono tornata a Trier e vivo proprio accanto al bosco e ogni giorno sono la a camminare e/o meditare.

Ti mando tanto Amore, anche a tutti a casa e alla tua associazione e accademia.

❤️🌹Aho🙏❤️💞

– Elena S. –

Nel 2013 vengo a conoscenza dell’Associazione il Richiamo di Catia Massari, decido di partecipare a una presentazione di cerchi di donne “Luna Rossa”. Quella sera decido di partecipare all’evento, è stata la scelta migliore che potessi fare per migliorare la mia vita. Catia mi è subito entrata dentro, la sua semplicità, il suo modo di esprimersi (fatti non parole) come dice sempre, poi il modo di presentare il progetto è stato per me un varco luminoso che si apriva. Da quel momento partecipo settimanalmente agli incontri: meditazione, reiki, cerchi di donne, viaggi sciamanici e tanti altri progetti. Catia in questi anni per me è stata un’insegnante, una guida, mi ha aiutato a comprendere la mia direzione, mi ha portato a fare chiarezza e comprende tante situazioni che mi causavano, dolore sia fisico, sia emozionale. Ad oggi la sensazione più forte è quella di avere imboccato la strada giusta per me. Catia in questo è stata la lanterna al mio fianco, pronta a sostenermi e a incoraggiarmi a trovare la mia direzione, il mio compito in questa vita. Grazie Madre di esserci sempre, un abbraccio di ❤️

– Monica N. –