La Capanna sudatoria è un’antica pratica spirituale di purificazione e guarigione, tipica dei Nativi Americani, il cui scopo è quello di sperimentare un ritorno alla Madre Terra, con umiltà e preghiera, per purificare e sanare il corpo, la mente e lo spirito dalle scorie che inquinano la nostra vita, attraverso l’uso combinato di vapore e calore che inducono ad una copiosa sudorazione.
Un pò di storia
La Capanna sudatoria, chiamata in inglese sweat lodge o sweat house, è, ancora oggi, una delle pratiche sciamaniche più sentite dai Nativi Americani. Nel corso dei secoli questa pratica si è diffusa in svariate zone del mondo, tra culture e tempi differenti, e, dalla metà degli anni ’90 circa, si è assistito ad una rapida diffusione anche in Europa, in particolar modo in Italia, Svizzera, Germania.
Nonostante del cerimoniale ne esistano diverse versioni, la pratica conserva comunque sempre gli stessi significati simbolici, un profondo rapporto con il sacro ed un ritorno al ventre della nostra Madre Terra, sempre con gli stessi valori essenziali di umiltà, gratitudine, rispetto e devozione per la tradizione.
Le due forme di capanna sudatoria più conosciute sono quella Navajo e quella Lakota (Sioux). In lingua Lakota viene chiamata Inipi, che significa “rinascere ancora”: attraverso il bagno di vapore l’individuo si libera dalle tossine, dalle negatività sia fisiche che spirituali, e rinasce ad una nuova consapevolezza di se.
La capanna: costruzione e disposizione
La capanna è una struttura a base circolare ottenuta piegando e intrecciando 12 o 16 rami di salice o di nocciolo disposti a forma di cupola. Viene poi coperta da pelli o teli impermeabili così da garantire l’oscurità al suo interno.
Al centro viene scavata una buca, detta culla di roccia, nella quale vengono deposte le pietre incandescenti (sweat stones, pietre del sudore). Su queste pietre viene poi spruzzata dell’acqua utilizzando rami di conifera o altre piante medicinali, formando così il vapore.
La capanna ha un’apertura, solitamente verso ovest, da cui inizia un piccolo sentiero sacro fatto con la terra rimossa dalla culla di roccia, in fondo a cui si trova un tumulo detto “unci”, al di là del quale viene acceso un fuoco sul quale il custode del fuoco mette a scaldare le pietre.
La cerimonia
I partecipanti si siedono in cerchio all’interno della capanna, dopodichè il custode del fuoco porta dentro sette (o multipli di sette) pietre incandescenti. Il sette è un numero sacro in quanto rappresenta le direzioni: i quattro punti cardinali, il Cielo, la Terra, e la direzione dello Spirito.
Il conduttore della cerimonia versa quindi acqua sulle pietre ed i partecipanti intonano canti e preghiere per invocare gli spiriti. La tenda viene aperta solo quattro volte per portare altre pietre e versare nuova acqua e alla quarta apertura viene introdotta anche la sacra pipa, dopodichè la cerimonia termina ed i partecipanti escono con movimento circolare in senso orario.
Regole di comportamento e abbigliamento
Alcune cerimonie avvengono in silenzio mentre altre sono accompagnate da canti, preghiere e dal ritmo dei tamburi. Molto spesso le donne che hanno il ciclo devono astenersi dalla cerimonia. Per quanto riguarda l’abbigliamento è consigliato vestirsi in maniera comoda e consona alla sacralità della cerimonia. Le donne devono evitare gonne lunghe e abiti eccessivamente smanicati.
Effetti benefici
Ricerche mediche confermano gli effetti benefici di questa pratica: la capanna sudatoria, infatti, scioglie le tossine che vengono espulse con il sudore, inoltre grande parte dei batteri non può vivere oltre i 37° di temperatura. Stimola le ghiandole endocrine ed il metabolismo, e l’azione di versare l’acqua sulle pietre consente la liberazione di una grande quantità di ioni negativi nell’aria, utili a combattere fatica, stanchezza e tensione. Quello che è importante comunque è che gli effetti della capanna non sono benefici solo per il corpo ma per la totalità della persona.
Quella della capanna sudatoria è una tra le più importanti pratiche sciamaniche di iniziazione degli Indiani delle Praterie e degli Indiani del Messico Centrale. E’ il luogo dove possiamo incontrare noi stessi, in cui abbandonare le nostre paure che, se non siamo calmi, nell’oscurità vengono amplificate. E in cui abbandonare il senso del tempo per lasciare il posto alla nostra sola presenza… Nella capanna affrontiamo il nostro più grande nemico: noi stessi. Per rinascere come un essere nuovo.
Se vuoi provare questa meravigliosa esperienza, Sabato 7 e domenica 8 Maggio 2022 a Piandispino Meldola (FC) ti proponiamo il seminario Capanna Sudatoria condotto dalla bravissima Anael Carlotta Giunchedi.
Sarà un’occasione per sperimentare i tanti benefici di questo antico rito, per ritrovare te stesso, te stessa, e rinascere a nuova consapevolezza.
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