Barefooting e riflessologia plantare, cosa hanno in comune - EIDOS
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Cosa hanno in comune la riflessologia plantare e il barefooting, il camminare a piedi nudi?

barefooting riflessologia plantare

Esiste una stretta analogia tra un massaggio di riflessologia plantare e il Barefooting, termine inglese che indica il “camminare a piedi nudi”.

Ultimamente è diventata una moda: sempre più divi del cinema e cantanti, infatti, si esibiscono a piedi nudi. Se guardiamo a come i bambini si tolgono in fretta le scarpe appena possono capiamo che di fatto si hanno dei grandi benefici. Infatti, chi più di loro è il segno inequivocabile dell’ascolto del benessere istintivo del nostro corpo?

Alla base del barefooting c’è una vera e propria filosofia di vita, nata in nuova Zelanda. Il concetto è quello di riprendere il contatto con madre terra che la vita moderna ci ha tolto obbligandoci a muoverci all’interno delle calzature.

Possono essere bellissime esteticamente, il simbolo che esprime di più il concetto è il tacco 12 indossato dalle donne, ma terribile per la salute del corpo fisico.

Le persone che attuano questa moda fanno tutto a piedi nudi, corrono, camminano e vivono senza adoperare calzature di ogni genere.

Prendiamo in analisi i nostri antenati che privi di qualsiasi calzatura erano costretti a tastare il terreno con le piante dei piedi.
Rendevano così la pelle dei piedi più resistente, diminuendo i rischi di infiammazione, anche se poi potevano infettarsi attraverso escoriazioni e tagli. Vero che portare per tutto il giorno i piedi racchiusi nelle calzature ci procura una certa sudorazione che si esprime meglio quando togliamo calzini e scarpe.

 

Praticare il barefooting può essere paragonato a un massaggio di riflessologia plantare

Praticare il barefooting è un valido aiuto nella termoregolazione del corpo in quanto abituati fin da piccoli a non camminare scalzi quando fa freddo, il corpo ha peggiorato la sua naturale circolazione del sangue impedendo al corpo di riscaldare ogni sua parte in maniera autonoma. Inoltre può risolvere, a detta degli esperti, diversi problemi come le vene varicose, l’alluce valgo, i duroni, le dita a martello e i calli.

Permette anche di sviluppare i muscoli dei glutei e delle cosce. Insomma direi che ci sono tanti punti a favore di questa moda che possiamo riportare ad un massaggio di riflessologia plantare in quanto il terreno funge da massaggiatore del piede umano.

 

Sapevate che il massimo esponente del camminare a piedi nudi, anche d’inverno, fu il geniale Diogene di Sinope?

Quest’uomo, oltre a dire sempre e comunque ciò che pensava, oltre a masturbarsi in pubblico e ignorare i grandi re ‘perché gli facevano ombra mentre tentava di abbronzarsi”, oltre ad essere un grandissimo rompiscatole (Platone era in costante “face palming” quando si trovavano insieme, magari ad una cena a casa di amici in comune), oltre a tutte queste cose, era un antesignano del minimal style.

Possiamo dire che lo scalzista che la terminologia inglese, come al solito, ne ha impreziosito il fenomeno, sfruttando una nuova accattivante proposta: il termine barefooting, da bare (nudo) e foot (piede), trae giovamento attraverso il massaggio che il terreno fa alle piante dei suoi piedi, come d’altronde fa la riflessologia plantare attraverso il riflessologo.

La storia dell’uomo inizia con i piedi nudi e di fatto prosegue anche nell’antichità. In seguito i Romani hanno dato importanza e status alle calzature, un elemento che è rimasto costante nella concezione italiana nel corso dei secoli.

Un’altra curiosità è nel Vangelo, per quanto riguarda il barefooting:

Non portate né borsa, né sacca, né calzari, e non salutate nessuno per via (Luca 10,4). Molti religiosi, di vari ordini, hanno seguito la regola del camminare a piedi nudi. I libri dedicati all’argomento sono molteplici. Folco Terzani, scrittore, figlio del noto Tiziano, nel suo volume A piedi nudi sulla terra (Mondadori, 2013), scrive: “I piedi sono le radici dell’uomo. Le scarpe sono come un isolante che interrompe la corrente elettrica tra te e la terra”. Di fatto quindi il barefooting a tutti gli effetti si pone come utile modalità per la salute come la riflessologia plantare.

 

Puoi approfondire altri aspetti della riflessologia plantare sul nostro sito

Dopo aver visto insieme come, effettivamente il barefooting può essere paragonato a un massaggio di riflessologia plantare, ti invitiamo ad approfondire altri argomenti attraverso la lettura di altri nostri articoli di questo blog.

Oltre ad essere di aiuto per la circolazione sanguigna approfondisci come la riflessologia plantare può aiutare a riassorbire i segni delle occhiaie. Se vuoi sapere di più come la riflessologia plantare è efficace contro l’insonnia non perderti l’articolo del nostro blog.

Puoi approfondire leggendo anche come la riflessologia plantare può migliorare l’attività ormonale.

Non dimenticare, infine, di rimanere aggiornato sulle date in programma del nostro corso di riflessologia plantare a Cesena e Rimini.

Cara Catia,
Ti scrivo inanzitutto per RINGRAZIARTI🌹❤️
È da un paio di settimane che “casualmente” ho scoperto i tuoi oracoli del mattino e mi sto guardando le dirette passate e ora seguo con interesse e presenza.
Ovviamente sono capitati proprio in questo momento dove stanno/potrebbero Avvenire cambiamenti interessanti, momento in cui mi sento ancora più consapevole della vita e la mia strada si illumina sempre di più anche se ombre, dubbi, paure e giudizi e Ego vengono sempre a galla.
Sono qui perché voglio allenarmi ad osservare, a dire si alla mia anima e a trovare l’equilibrio accogliendo gli opposti. Proprio come parli nei tuoi video. Grazie per questo che dono che stai mettendo a disposizione per noi🙏💞

Sono felice in Germania e ancora di più perché sento una connessione potente con l’Italia e con te più che mai cara maestra. Davvero tante volte e anche più volte al giorno ti ringrazio nel mio cuore per tutto ciò che ho scoperto, imparato ed evoluto attraverso i tuoi insegnamenti e le tue pratiche.

Ho praticato Reiki alla mia coinquilina ed è stata meglio. Lo pratico al cibo e in altre occasioni. Anche al lavoro con i bambini o prima di dormire.

Il messaggio di oggi dell oracolo è guardacaso proprio quello che mi serve per ciò che sto vivendo.
La mia coinquilina è tosta ed è anche lei una maestra perché attraverso di lei vengono fuori emozioni antiche ma a volte è difficile perché mi arriva quella sensazione che lei “sa tutto” della vita e anche della mia e tocca tante corde delicate. Dice di essere una delle persone più positive che ci siano ma poi spesso si lamenta perché alcune sue aspettative non corrispondono e questo mi fa lavorare sui miei sensi di colpa e su ciò che invece io sono e i miei tempi che mi occorrono per evolvere.

Forse riuscirò a maggio a lavorare nell asilo nel bosco qua. Il mio sogno. E proprio quando si sta realizzando arrivano delle paure. Ed è interessante da osservare come ogni esperienza ha semplicemente i lati ombra e i lati luce come la luna ogni notte.

Le scelte per me sono sempre ardue e sto imparando che ogni scelta apre ad altre possibilità.

Lavoro poi sull’ironia. Prendo le cose un po troppo sulserio ultimamente mentre potrei vivere con molta più leggerezza.

È così bello il sentiero della vita e ora sono tornata a Trier e vivo proprio accanto al bosco e ogni giorno sono la a camminare e/o meditare.

Ti mando tanto Amore, anche a tutti a casa e alla tua associazione e accademia.

❤️🌹Aho🙏❤️💞

– Elena S. –

Nel 2013 vengo a conoscenza dell’Associazione il Richiamo di Catia Massari, decido di partecipare a una presentazione di cerchi di donne “Luna Rossa”. Quella sera decido di partecipare all’evento, è stata la scelta migliore che potessi fare per migliorare la mia vita. Catia mi è subito entrata dentro, la sua semplicità, il suo modo di esprimersi (fatti non parole) come dice sempre, poi il modo di presentare il progetto è stato per me un varco luminoso che si apriva. Da quel momento partecipo settimanalmente agli incontri: meditazione, reiki, cerchi di donne, viaggi sciamanici e tanti altri progetti. Catia in questi anni per me è stata un’insegnante, una guida, mi ha aiutato a comprendere la mia direzione, mi ha portato a fare chiarezza e comprende tante situazioni che mi causavano, dolore sia fisico, sia emozionale. Ad oggi la sensazione più forte è quella di avere imboccato la strada giusta per me. Catia in questo è stata la lanterna al mio fianco, pronta a sostenermi e a incoraggiarmi a trovare la mia direzione, il mio compito in questa vita. Grazie Madre di esserci sempre, un abbraccio di ❤️

– Monica N. –